Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve

Grazie al cielo l’ho finito.
Doveva essere un libro divertente e leggero, un libro puramente estivo, come mi era stato detto, capace di far ridere senza sosta.
In realtà è una pizza incredibile.
Prendete Forrest Gump e spazzate via tutta l’umanità del personaggio, le sue insicurezze e la storia di profondo amore. Tenete gli incontri con i personaggi storici importanti.
Ecco, elevate al quadrato. E poi al cubo.
Alan Karlsson, il protagonista, il giorno del suo compleanno scappa dalla finestra e ne combina un po’ di tutti i colori. In tre settimane fa un po’ di danni in giro, uccide delle persone, distrugge un po’ di macchine… insomma, cose di ordinaria amministrazione per uno di cento anni.
Nel frattempo il narratore ci racconta la sua vita, che prima costruiva esplosivi in casa, poi è andato in Spagna e ha salvato Franco, poi negli USA e mentre faceva il cameriere ha inventato la bomba atomica ed è diventato amico di quattro presidenti americani, poi è andato in Russia e ha regalato la bomba ai comunisti, poi è andato in un gulag e l’ha fatto saltare in aria, poi è andato in Corea e ovviamente ha salvato il capo supremo della corea, ah già mi sono dimenticato che ha salvato anche la futura moglie di Mao e poi Mao lo salva e gli regala un sacco di soldi e insieme al fratello stupido di Einstein va a farsi 13 anni a Bali e lì succede un casino poi va a Parigi e pure a Parigi, ci manca solo che faccia la spia e infatti.
Speravo che morisse.
Almeno alla fine.
E invece no.
Alla fine si scopre pure che il pene, che non gli è MAI funzionato in tutta la vita perché era stato tecnicamente castrato, beh, gli funziona con una donna di 83 anni.
Un centenario che ha un’erezione con una donna di 83 anni.
E il libro finisce così.
Ora.
Vi prego.
Amo la fantascienza e il surreale. Anche il non-sense.
Adoro i libri per bambini e quelli catalogati “per ragazzi”.
Questo mi sembra un libro che semplicemente gioca sulle iperboli, continue esagerazioni per tentare di stupire il lettore.
Secondo me non sono così le storie belle.
Ecco. No, secondo me queste sono le storie brutte.
E questo è un libro brutto.

Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve
Jonas Jonasson
Bompiani

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